Oggi parleremo di un argomento molto dibattuto ma allo stesso tempo abbastanza tecnico, che spesso non viene approfondito molto anche per mancanza di risorse in rete in lingua italiana, ma fondamentale per capire come funzionano le roulette dei casinò su internet: la generazione di numeri casuali “RNG”.
Cos’è l’RNG nel mondo del gioco d’azzardo
RNG è l’acronimo cioè la sigla inglese che definisce Random Number Generator, ovvero in prima analisi, un sistema che permette la generazione cioè la creazione, (in teoria) dal nulla, di numeri casuali, ovvero tali per cui non si riesca a determinarli a priori prima che escano.
Oggi questa sigla ha un significato particolare, specialmente nell’ambito dell’informatica ed anche nell’ambito dei tavoli da gioco online e dei giochi del casinò in generale: intendiamo con RNG le roulette (ed altri games) puramente software, ovvero senza la presenza di mezzi fisici, senza un croupier con un tavolo realmente esistente, e senza ruote fisiche come potrebbero essere quelle reali oppure quelle automatizzate ad aria compressa.
Le varie roulette che sono definite RNG sono quindi quelle con il sistema virtuale, e l’uscita dei numeri è decisa dal casinò online tramite il loro software che c’è dietro; spesso in Italia le chiamiamo anche “a processore” proprio per descrivere questa caratteristica e sottolineare che gli esiti che verranno prodotti saranno determinati da un computer, anche se ovviamente viene sempre presentata una veste grafica che simula più o meno il reale disco in movimento con la pallina che ruota.
Perché sono nati i generatori di numeri casuali
I precursori dei software RNG sono sicuramente i metodi fisici, che si perdono nella notte dei tempi, come il lancio di una moneta, il lancio di dadi, il mescolamento delle carte da gioco e ovviamente la roulette classica: in questo articolo avevamo parlato delle differenze tra la roulette reale fisica e quella online;
le case da gioco online per proporre giocate veloci, accettando tantissimi giocatori diversi su diversi tavoli, con software di gioco leggeri e scorrevoli, così come permettere il funzionamento di tanti altri giochi virtuali quali le slot machine online, non potendo più contare su croupier reali ed umani, hanno dovuto utilizzare i protocolli informatici: gli algoritmi RNG, per ottenere tramite computer i numeri o i simboli delle uscite al gioco.
Sono sistemi con casualità perfetta o presentano criticità?
Secondo la scienza e gli studi teorici, solamente un sistema anche informatizzato, ma basato sulla generazione a partire da un evento casuale fisico random (cioè non prevedibile come il rumore atmosferico, termico o fenomeni di tipo elettromagnetico o quantistico) potrebbe essere realmente un RNG “vero” – sarebbe quindi necessaria questa componente “materiale” non virtualizzabile: tali sistemi in inglese sono definiti “hardware random-number generators (HRNGs)”, mentre quelli puramente basati su algoritmo sarebbero “pseudorandom number generators (PRNGs)” cioè generatori pseudo-casuali. In realtà è un dato di fatto che con il passare del tempo siano stati realizzati buoni sistemi anche di questo tipo, adatti anche per la crittografia quindi sicuramente con caratteristiche di rilievo, alla fine però rimangono sempre sistemi RNG, ed è per questo che abbiamo sviluppato il nostro software roulette bot, proprio per combattere l’algoritmo della roulette online software contro software.
Sul discorso casualità e quindi sicurezza per il giocatore ricordiamo che in Italia i casinò, sebbene tengano rigorosamente segreto per l’utente l’algoritmo utilizzato dal casinò stesso, vengono controllati e certificati da ADM: in questo articolo abbiamo parlato di cosa è e di come avviene la certificazione dei casinò online.
Come funzionano gli RNG tramite algoritmo,
cos’è il seme random?
Ma concentriamoci ora sulla produzione di numeri tramite algoritmo cioè tramite sequenze di calcoli effettuati da calcolatori elettronici, dato che a dispetto di quanto detto prima, normalmente si intende quello quando si parla di RNG: questi generatori di numeri possono produrre una sequenza molto grande di dati, a partire però sempre da un inizio, una sequenza corta di dati che viene definita, che prende il nome di chiave o seme, il seme random (o seme casuale, o generatore – oppure ancora in ingelse “seed”), che come detto è una necessità vera e propria al fine del funzionamento.
I limiti teorici di questi sistemi – spingendoli ai loro massimi - sono la non perfetta casualità sul lungo periodo dovuta al ripetersi di sequenze, e l’impiego eccessivo di risorse informatiche (memoria RAM), oltre all’importante fatto che partendo da semi uguali i risultati finali saranno sempre gli stessi.
Intorno agli anni ’50 del secolo scorso sono stati introdotti i primi algoritmi capaci di produrre numeri random (come ad esempio il “Linear congruential generator”), sebbene questi primi approcci presentassero ovviamente incongruenze e dovevano per forza essere molto leggeri da eseguire, date le esigue capacità di calcolo disponibili all’epoca, ma col passare del tempo si è giunti a sistemi migliori, sempre con le limitazioni che dicevamo prima. Alcuni di questi sistemi RNG usano come seme random per inizializzarsi il clock in tempo reale del processore fisico, come sappiamo i processori girano molto velocemente nell’ordine dei GigaHertz cioè miliardi di volte al secondo, per questo è possibile estrapolare da un dato istante preso a caso un valore numerico, definibile con lunghezza a 64 bit, essendo una misura effettiva in nanosecondi, miliardesimi di secondo, questo per inizializzare l’algoritmo, che a sua volta con calcoli complessi produrrà la sequenza di numeri o simboli casuali.
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